Valorizziamo lo sviluppo locale: la replica al consigliere Pizzi Giannice

RISCONTRO A MOZIONE A CONSIGLIERE PIZZI GIANNICE – Intervento letto dall’assessore Rossella Sica nei lavori del Consiglio comunale odierno

Costituzione di una consulta cultura per la valorizzazione, sviluppo e difesa del patrimonio locale (materiale e immateriale) di minoranza albanese (arbëreshë). Comune di S. Sofia d’Epiro”

 

In riscontro alla Mozione presentata dal Consigliere Comunale Pizzi Giannice Ernesto Antonio avente ad oggetto “Costituzione di una consulta cultura per la valorizzazione, sviluppo e difesa del patrimonio locale (materiale e immateriale) di minoranza albanese (arbëreshë). Comune di S. Sofia d’Epiro” si intente rappresentare quanto di seguito riportato.

Innanzitutto si prende atto, con rammarico, della continua finanche estenuante, intenzione della S.V. (sia in questa mozione ma in generale nella sua attività di consigliere comunale) di far riferimento a scelte (cito testualmente) “unilaterali” e “a senso unico” di questa Amministrazione.

Sfuggono forse al Consigliere Comunale mittente della mozione le regolari basi della democrazia e del funzionamento degli organi elettivi. Il sindaco e l’Amministrazione Comunale avendo ricevuto il mandato elettivo da parte della cittadinanza (nel nostro caso con un’elevata maggioranza) incarnano la cittadinanza stessa della quale ne sono piena espressione.

Ma in disparte a ciò, preme anche ammonire il Consigliere Comunale sull’erronea convinzione che questa amministrazione nell’adottare le sue scelte non adoperi un’approfondita e ponderata valutazione di tutti gli interessi in gioco.

Venendo al festival “Ylberi” il Consigliere Comunale Pizzi fa emergere proprio la volontà della nostra amministrazione, ovvero quella di valorizzare e recuperare aree degradate del nostro centro urbano utilizzando sia tematiche attinenti alla cultura arbëreshë che non. Era proprio questo il nostro intento. Le opere straordinarie degli artisti locali come quelle del prof. Francesco Scorza che lasciano senza fiato i visitatori, affiancate a quelle di artisti di fama internazionale hanno reso questo progetto importante e attraente, e soprattutto lo hanno reso un esempio per tanti altri comuni che hanno inteso seguire il nostro esempio.

Proprio la discussione sulla bellezza o meno delle opere come anche sulla opportunità o meno delle medesime, così come indicato nella sua mozione, ci fa capire che abbiamo colto del segno.

L’arte deve seguire un percorso libero e non vincolato a pareri di commissioni che potrebbero perfino danneggiarne l’autenticità e la sua libera espressione.

Proprio per queste ragioni non riteniamo opportuno creare alcuna commissione che ammetta, censuri o valutati tecnicamente o artisticamente le opere. Funzione che tra l’altro richiede competenze specifiche non sempre in possesso del sindaco e dei consiglieri comunali.

L’ausilio di esperti del settore, soprattutto esterni all’Amministrazione, è fondamentale ma in modo del tutto diverso rispetto a quanto proposto dalla S.V.

Tra l’altro gli effetti prodotti dal progetto “Ylberi” sono del tutto evidenti, numerosi sono i visitatori che giungono a S. Sofia sia nel periodo di realizzazione dei murales ma anche durante l’anno attratti da queste opere che stanno diventando a tutti gli effetti parte integrante del nostro patrimonio culturale.

Le immagini di S. Sofia appaiono spesso sui social network, sui giornali, in servizi televisivi, anche grazie alle opere realizzate con il progetto “Ylberi”.

Questo progetto sarà destinato a lasciare il segno. E più passeranno gli anni e più sarà difeso, salvaguardato e valorizzato il museo all’aperto che stiamo mettendo in piedi.

Le consiglio di calarsi nella realtà e svolgere le sue valutazioni senza lasciarsi infatuare da affermazioni di fantomatici cultori, storici e “pseudo” amanti della nostra cultura che in realtà nulla hanno mai fatto per il nostro paese e che, spesso, neppure lo vivono. Si confronti con le persone, con tutti coloro che hanno contribuito in maniera diretta, con chi ha concesso le superfice murarie, con i tanti sofioti che hanno contribuito in ogni modo e maniera. È soltanto così che capirà l’importanza di questo percorso.

Sterile ed insignificante è poi la Sua puntualizzazione sull’origine della parola “Ylberi”.

Anche in merito poi alle celebrazioni del bicentenario della morte di Angelo Masci si leggono nella mozione alcuni strafalcioni, frutto del suo mancato interesse verso la nostra comunità e della sua scarsa collaborazione nei confronti dell’Ente. Difatti, dovrebbe sapere che le celebrazioni per il bicentenario sono state avviate con il patrocinio economico e morale di diversi enti (in primis Regione Calabria e Provincia di Cosenza) oltre che con il supporto di esperti del settore che hanno fornito le informazioni storiche e la documentazione inerente la vita del Masci.

Anzi, proprio questa amministrazione, con il validissimo supporto dello storico Giuseppe Baffa che ha avuto la tenacia e la capacità di reperire gli atti presso l’Archivio di Stato e che ancora una volta ringraziamo, è riuscita a far emergere un grave falso storico circa la data della morte di Angelo Masci, sempre considerata il 21 luglio 1821 ma in realtà avvenuta il 18 agosto 1822.

Anche qui non si comprende la sua affermazione “autocelebrazione personale”. Il 18 agosto si è svolto un evento che ha avuto una risonanza straordinari nel nostro territorio e non solo. La presenza di numerosissime autorità come le alte cariche a livello provinciale dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, dell’Esercito Italiano, della Prefettura, dei rappresentanti della Regione Calabria e della Provincia di Cosenza, dei tanti Sindaci provenienti da tutta la Provincia, il tutto contornato dalla prestigiosissima presenza della Fanfara dei Carabinieri di Roma che ha attratto migliaia di persone nel nostro paese.

Tra le altre cose per le celebrazioni del bicentenario questa amministrazione si sta avvalendo esperti del settore locali e anche non. Difatti chiuderemo le celebrazioni con un convegno, presumibilmente nel periodo natalizio, che vedrà la partecipazione di esperti di massimo rilievo. Cito in particolare il prof. Filippo D’Oria che sta conducendo un importante studio proprio su Angelo Masci che il nostro comune ha inteso supportare in ogni forma.

Per il resto continueremo a svolgere il nostro compito avvalendoci di tutti coloro che vorranno dare il loro valido contributo, senza preclusione alcune e senza pregiudizi verso nessuno.

Per le ragioni sopra indicate, il gruppo consiliare di maggioranza esprimerà voto contrario alla mozione proposta dal consigliere Pizzi Giannice.



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